Dal 2017 l’indirizzo marino del Corso di Laurea Magistrale in Biodiversità e Sistemi Naturali dell’Università della Calabria, in convenzione con la società Blue Ocean – Manta Diving di Nosy Be in Madagascar, ha dato vita al progetto “Ocean”.

Lo scopo è quello di far vivere agli studenti un’esperienza di tirocinio formativo e di raccolta dati per la tesi per un periodo di tre mesi proprio in Madagascar.

I fondi per la copertura dei costi di viaggio ed alloggio sono garantiti dall’Ufficio Speciale Relazioni Internazionale dell’Ateneo calabrese, che da sempre crede in questo tipo di esperienze formative.

I vincitori delle borse di studio, partecipano alle attività ecoturistiche e di ricerca scientifica che il Manta Diving conduce sotto la supervisione scientifica dell’Università della Calabria. Durante queste attività gli studenti sono seguiti in campo dalla dott.ssa Carlotta Barba, biologa marina del centro, e da Emanuele Venanzi, istruttore subacqueo ed esperto skipper.

Gli studenti imparano a raccogliere dati, a gestire gruppi di turisti, a sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente ed a coinvolgerli nella raccolta dei dati (Citizen science). Durante le attività in barca vengono puntualmente annotate, ad ogni avvistamento, una serie di informazioni ecologiche/ambientali e comportamentali.

Gli animali target del progetto sono i grandi epipelagici marini: megattere, balenottere, delfini, squali balena, mante e mobule. Nei primi due anni di attività le megattere sono state avvistate in 87 episodi. Solo in 27 casi (31% dei casi) sono state osservate diadi madre-figlio.

Per questa specie viene studiato il comportamento riproduttivo e l’uso dello spazio delle madri che hanno appena partorito. Nel contempo, sono stati raccolti dati, anche mediante l’uso del drone, per lo studio spazio-temporale della presenza di tutte le specie nell’area di studio. Inoltre, pochi, ma fondamentali dati sono stati raccolti sulla presenza della rarissima balenottera di Omura, una specie scoperta nel 2003 e finora poco studiata.

Dal 2019 anche “Friend of the Sea” è entrato a far parte del gruppo di progetto con lo scopo di aiutare gli operatori a valutare le minacce, promuovere le migliori pratiche e supportare un settore responsabile e sostenibile: i protocolli messi a punto potranno, in seguito, essere promossi presso altri operatori coinvolti nella rete di collaborazione di “Friend of the Sea”.

Lo scopo è la messa a punto di un protocollo operativo che, oltre a standardizzare le attività di monitoraggio, aiuti gli operatori a ridurre al minimo i disturbi involontari che l’ecoturismo possa indurre nei cetacei, fornendo delle linee di condotta sempre più sostenibili.

Dr. Emilio Sperone Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra Università della Calabria