coralli

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Cos’è il corallo

I coralli sono degli antozoi che significa fiore animale (dal greco άνθος (ánthos; “fiore”) e ζώα (zóa; “animali”), appartengono al phylum Cnidaria insieme alle meduse e agli anemoni di mare. Con le loro cellule urticanti (nematocisti) catturano lo zooplancton di cui si nutrono. Differentemente dagli scifozoi (meduse), i coralli creano un esoscheletro di carbonato di calcio tramite l’assorbimento del minerale disciolto nell’acqua e dai prodotti di scarto del nutrimento. Molti coralli massivi (assomiglianti a delle grandi rocce) e ramificati (sembrano molte dita o ventagli bucherellati), sono costituiti da migliaia di piccoli polipi che formano colonie permanentemente attaccate a strutture dure come le rocce o gli esoscheletri morti dei loro predecessori. I coralli si riproducono sessualmente emettendo numerose larve fluttuanti (planule), asessualmente per frammentazione o gemmazione.I coralli sono animali veri e propri, ma nel caso dei coralli tropicali, molte specie instaurano una simbiosi vitale (partnership) con micro alghe unicellulari dette zooxantelle che fanno parte del gruppo dei dinoflagellati.

Il colore dei coralli

Nonostante la maggior parte dei coralli abbia dei colori sgargianti, molti di loro assumono una colorazione brunastra. Diversi sono i fattori responsabili della loro colorazione, tra i più noti troviamo i pigmenti fotosintetici delle zooxantelle e zooclorelle. I coralli assumono colori più o meno vivaci anche in funzione dei minerali presenti in quel determinato tratto di mare. Ecco alcuni esempi di colorazione.

Simbiosi

Una simbiosi perfetta, utilizza al meglio le sostanze nutritive disponibili nell’ambiente, permettendo sia all’animale sia all’alga simbionte di prosperare nelle acque tropicali. Senza azoto e fosforo, nutrienti fondamentali per questi organismi, né l’animale né il simbionte possono crescere. Le zooxantelle, apportano ai coralli i nutrienti grazie alla fotosintesi che produce zuccheri e lipidi che vengono trasmessi al corallo.

I polipi, a loro volta, donano al simbionte i prodotti di scarto della digestione aiutando le alghe a crescere. Si pensa che l’uso di anidride carbonica (CO2) da parte dei simbionti algali possa aiutare i coralli a formare i loro esoscheletri calcarei.

Barriere coralline

I coralli sono i costruttori delle barriere coralline, strutture interamente costituite da organismi viventi. Anche se coprono meno dell’1% del fondo oceanico mondiale, è stato stimato che circa il 25% di tutta la biodiversità marina dipende in un modo o nell’altro dalla presenza del reef.

Dove si trovano i coralli

Le barriere coralline sono presenti prevalentemente in zone tropicali e soleggiate, con acqua calda e basso fondale e per lo più lungo l’equatore, tra i tropici del Cancro e del Capricorno. Esistono tuttavia barriere coralline presenti in acque più fredde e più profonde, prodotte da specie di coralli diversi.

I reef possono misurare da pochi metri di lunghezza fino a formare strutture che si estendono per più di 2000 km.

Esempi pratici la Grande Barriera Corallina Australiana, che desta di essere il reef più grande al mondo seguita dalla seconda in Belize e dalla terza in Madagascar.

Alla formazione dei reef, non contribuiscono solo i polipi dei coralli (il polpo è un cefalopode) con i loro esoscheletri, ma anche le alghe calcaree sono un elemento importante per la creazione delle barriere.

L’uomo e i coralli

I coralli sono ampiamente studiati nel campo della medicina per la prevenzione di infarti, artrite, asma, cancro e protesi ossee.

Solamente un m2 di reef, può apportare alla popolazione mondiale c.ca 53.000 $ all’anno che, a livello mondiale si trasforma in ben 5,7 trilioni di $, un guadagno enormemente più elevato rispetto a quello di una qualsiasi forma di pesca o vendita delle singole specie di corallo.

I reef ospitano il 33% delle specie ittiche conosciute dall’uomo di cui il 25% ci nasce ed occupano una superficie di c.ca 600.000 Km2 (l’1% c.ca dei fondali marini).

I coralli sono gli unici esseri viventi visibili dallo spazio e sono i costruttori delle più grandi strutture edificate da un essere vivente. Fungono da barriera contro le inondazioni a tutti i paesi limitrofi al mare. Se i reef muoiono, noi moriamo.